Ero seduto al tavolo del bar,
in una posizione comoda per vederti. Ti osservavo, nella tua
appagante bellezza. Ma ora che non sono più lì, ora che quella
bellezza, mi devo sforzare di immaginarla, ricordarla, mi accorgo che
a me non bastava. Sia in quel mometo, mentre ero inerte a guardarti,
che ora, che sono seduto a scriverti, ho la piena consapevolezza che
io vorrei essere il pittore, non solo lo spettatore. Vorrei, col
pennello in mano, percorrere ogni sfumatura del tuo corpo, del tuo
animo.
Io
vorrei essere il fiore su cui ti vai a posare. Ma questo è solo un
sogno, solo un vago riflesso della realtà. Eppure ogni volta che ti
penso sorrido e questa è già magia.
Per cui ti conserverò sempre
qui con me, come una mia musa, come uno di quegli amori impossibili
che non si smette mai di amare. Mi terrò stretto i tuoi sorrisi, le
tue dolci parole, la sensazione che anche a te, qualcosa ho lasciato.
Tu
sei stata come un tesoro, che inaspettatamente vien trovato, ma
subito son stato depredato da altri pirati, e sono rimasto lì, con
una sensazione di vuoto, con la consapevolezza di aver avuto fra le
mani, una ricchezza. Ed il sorriso ebete, dell'innamorato.
Ero seduto al tavolo del bar,
in una posizione comoda per vederti. Ti osservavo cercando di
appagarmi il più possibile della tua essenza, e quando, anche il tuo
sguardo cadeva sui miei occhi mi sentivo trafitto. Non so spiegartelo
bene, sono quelle cose che capitano inaspettate e ti avvolgono senza
lasciarti scampo. Non una trappola ma un incantesimo, una magia da
cui non puoi far altro che lasciarti trasportare via.
Per
cui mia cara e dolce Ambra, sappi che ora hai un profumo in più,
un tatuaggio in più, un amico in più.
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