martedì 5 febbraio 2019

Ti ho sognata o eri vera

 







Ero seduto al tavolo del bar, in una posizione comoda per vederti. Ti osservavo, nella tua appagante bellezza. Ma ora che non sono più lì, ora che quella bellezza, mi devo sforzare di immaginarla, ricordarla, mi accorgo che a me non bastava. Sia in quel mometo, mentre ero inerte a guardarti, che ora, che sono seduto a scriverti, ho la piena consapevolezza che io vorrei essere il pittore, non solo lo spettatore. Vorrei, col pennello in mano, percorrere ogni sfumatura del tuo corpo, del tuo animo.
Io vorrei essere il fiore su cui ti vai a posare. Ma questo è solo un sogno, solo un vago riflesso della realtà. Eppure ogni volta che ti penso sorrido e questa è già magia.
Per cui ti conserverò sempre qui con me, come una mia musa, come uno di quegli amori impossibili che non si smette mai di amare. Mi terrò stretto i tuoi sorrisi, le tue dolci parole, la sensazione che anche a te, qualcosa ho lasciato.
Tu sei stata come un tesoro, che inaspettatamente vien trovato, ma subito son stato depredato da altri pirati, e sono rimasto lì, con una sensazione di vuoto, con la consapevolezza di aver avuto fra le mani, una ricchezza. Ed il sorriso ebete, dell'innamorato.

Ero seduto al tavolo del bar, in una posizione comoda per vederti. Ti osservavo cercando di appagarmi il più possibile della tua essenza, e quando, anche il tuo sguardo cadeva sui miei occhi mi sentivo trafitto. Non so spiegartelo bene, sono quelle cose che capitano inaspettate e ti avvolgono senza lasciarti scampo. Non una trappola ma un incantesimo, una magia da cui non puoi far altro che lasciarti trasportare via.
Per cui mia cara e dolce Ambra, sappi che ora hai un profumo in più, un tatuaggio in più, un amico in più.

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