Mi
hai deluso, certo che mi è stato detto.
Per
lo più donne, accortesi che non ero come loro pensavano. Ci sono
state volte in cui non mi è stato detto, ma comunque era facile da
percepire.
Ci
sono state almeno due volte in cui ero d'accordo con loro, quel mio
gesto, quel comportamento inadeguato era giusto che le avesse deluse.
Ma
che dire, non è facile rimanere a lungo ciò che si aspettano gli
altri, loro non ci pensano, ma siamo diversi.
Io
faccio sempre un po' fatica a vergognarmi o pentirmi di ciò che ho
fatto. Mi dovrei vergognare e pentirmi spesso, ma col tempo, ad oggi,
ho imparato ad accettarmi molto. I gesti che compio sono io a farli,
e anche quelli che potrebbero causare conseguenze sgradevoli, quelle
che mi porterebbero sul patibolo dell'amore, e non solo, piano piano
ho imparato ad accettarli.
Io
senza la vostra delusione, sarei lo stesso?
Certo
che si!
E
voi?
Mi
volete bene ancora, lo stesso?
Per
salvarsi bisogna perdersi, cadere, farsi male, diceva qualcuno.
Dipende
sempre da quanto ti fai male e da quanti amici hai vicino per
lasciarti aiutare a rialzarti.
Dipende
da tua moglie, dai tuoi figli, dai tuoi genitori, dal cane del vicino
e dalla rosa che sta sbocciando giù in cortile. Dipende da questa
primavera che si sta affacciando.
Dipende
dagli insetti, che ho letto oggi in un articolo, ce ne sono sempre
meno, molti meno, e ciò non va bene. Come molte altre cose.
Come io che ubriaco, voglio smettere di bere.
Come io che ubriaco, voglio smettere di bere.
Come
io che sono così fragile che mi sono rotto le palle di mostrarmi
duro.
Mi
voglio rompere e frantumare in tantissimi pezzi così che chiunque ne
possa prendere uno e ricordarsi di me e ogni tanto poter dire, col
sorriso sul volto, con lo sguardo rivolto oltre la finestra, mi
hai deluso ma ti ho voluto sempre bene.
Ed
infine stringendo forte quel pezzo di me dentro la mano, inciderle il
palmo e farne uscire una goccia di sangue, senza che lei se ne sia
accorta.
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