sabato 7 gennaio 2017

Recensione

HOTEL INCANTO
Milos Fabbri
0111 Edizioni 2016
“Hotel Incanto” è una raccolta di tre racconti dell’autore faentino Milos Fabbri; sebbene diversi tra loro, appaiono legati da due principali fili conduttori: un registro che vira verso il fantastico, pur non distaccandosi troppo dal reale; la costruzione di storie corali, dai molti protagonisti, le cui strade s’intrecciano attraverso eventi drammatici o surreali.

Il primo racconto, “Antonomasia”, è ambientato nel paesino insulare di Fracasso, dove una sottotrama ascrivibile al giallo avvia un intreccio che si dipana tra le storie dei protagonisti, anch’essi personaggi sopra le righe. L’autore dipinge un piccolo mondo di fantasia e una serie di caratteri che lo abitano e gli danno vita, senza seguire un intreccio vero e proprio, ma un intrico di storie.

“Hotel Incanto” riprende personaggi di fiabe celebri (Raperonzolo, Biancaneve,
Cenerentola) e li traspone in un contesto realistico e surreale al tempo stesso (un hotel
in cui trascorrono le vacanze), ponendo una domanda costante: e vissero tutti felici e contenti, ma poi?

Infine, “Il dono” narra l’intrecciarsi delle vite di un gruppo di persone coinvolte – direttamente o indirettamente – in un incidente strhadale: questo incontro va a sua volta a intrecciarsi con la misteriosa scomparsa di una bambina, avvenuta un anno prima. Leitmotiv della vicenda è un concetto più volte rimarcato: “improbabile non significa impossibile”.
Avendo già letto in passato scritti dello stesso autore, posso dire di aver notato una decisa crescita stilistica, una maggiore maturità nella gestione degli intrecci. Si nota un lavoro di ricerca sia da questo punto di vista, sia dal punto di vista dei contenuti e del loro significato, la volontà di raccontare delle storie e di dotarle di sottotesti e significati specifici. Dai racconti emerge anche la forte ricerca di una cifra stilistica personale, l’esplorazione di mondi che sfiorano il reale, ma vanno a caccia dell’assurdo. Una prova interessante, insomma, che inizia a definire l’autore nelle sue peculiarità e si pone in un percorso di crescita e consapevolezza narrativa.