lunedì 25 settembre 2017

COME STAI?



Come un fiore dentro il vaso, a cui spesso si dimentica di cambiare l'aqua.
Come una litania recitata mille volte, per abitudine, con poca convinzione, sapendo che non porta a nulla.
Come un confetto che si è morso troppo presto, perdendone il desiderio.
Come quello lì, appoggiato al muro, che ti guarda.
Come un cane legato, abbandonato sulla strada.
Come una bestemmia in bocca al prete.
Come il sesso svogliato.
Mi sento bene, come sempre, pronto a tutto.
Come quell'oggetto, ricordi? Che posasti sulla mensola, ed ogni giorno lo guardavi, fino a scordarti di averlo.

sabato 23 settembre 2017

così vorresti essere uno scrittore?


Barbone incorreggibile

Mi sono avventurato fuori dalla panchina di un parco per sfidare
I giganti della letteratura in battaglia.
Ho vissuto con donne più matte
Perfino degli dei.
Ho consumato abbastanza alcool da ubriacare un esercito.
Ho abitato in baracche senza finestre,
Senza luce,senz’acqua,senza gas.
Mi sono avventurato fuori dalla panchina di un parco per sfidare
I giganti della letteratura in battaglia.
Sono stato malmenato,derubato per la strada.
Nelle città ho cercato il bandolo del mio equilibrio
Ho letto grandi libri,e mi han fatto addormentare.
Mi sono ridotto alla fame in stanze grasse di pantegane.
I genitori si sono vergognati di me.
Le belle signore mi han trovato orribile.
Mi sono avventurato fuori dalla panchina di un parco per sfidare
I giganti della letteratura in battaglia.
Il mondo mi considerava un demente.
Ho dormito in cimiteri deserti.
Ho seduto nei bar dal mattino alla sera
E di nuovo fino al mattino.
Ho sfidato i giganti della letteratura
Tutto quel che ho scritto è stato rifiutato.
Un editore mi chiese:”cos’è sta robaccia?”
Ho lavorato in fabbriche,magazzini.
Mi sono sposato e ho divorziato.
Avevo 40 anni quando è stata pubblicata
La mia prima sottile collezione di poesie,
Non valeva molto.
Avevo 50 anni quando ho deciso di fare lo scrittore a tempo pieno.
Il primo anno da scrittore a tempo pieno
Ho guadagnato 980 dollari.
Ho vissuto di un ciocorì al dì.
Stavo sfidando i giganti della letteratura.
Le donne mi piombavano come locuste.
Cacciavo la gente di casa.
Stavo sfidando i giganti.
Ma i giganti non erano al corrente.
Soltanto io lo sapevo.
Mi sono avventurato fuori dalla panchina di un parco per sfidare
I giganti della letteratura.
Non pensavo che valessero un granchè.
E voi,dite un pò,lo pensate?
IMG_2226.JPG

giovedì 21 settembre 2017

IL MONDO DI SÒGNA

 




Sògna cercò di affrettare il passo, ma il tentativo fu vano, il treno stava già partendo. Entrò alla stazione col respiro affannato ed un poco sudata, faceva caldo. Quando vide partire, dall'unico binario, l'unico treno del giorno, posò il piccolo zaino a terra ed alzò lo sguardo al cielo osservando le nuvole che si muovevano lente, sorrise e chiuse gli occhi. Rimase in quella posizione fino a quando sentì il respiro tornare regolare. A quel punto inalò una grande quantità d'aria, si gonfiò le guance, e rifece uscire tutta l'aria il più velocemente possibile.
Raccolse lo zaino ed uscì dalla stazione lasciandosi alle spalle le risa delle persone che la stavano osservando...

giovedì 14 settembre 2017

Clown

 
 
 
 
 
Ho sentito qualcuno che lo raccontava, sussurrandolo, vicino vicino ad altre persone. 
Lo avreste dovuto vedere e sentire, diceva. Si dimenava raccogliendo parole e rigettando
sorrisi. Un artista di strada, lo potremmo definire. Sarebbe bello, avere tutti quello sguardo,
lo sguardo che ci mostra, durante lo spettacolo. Sembra che nulla, nulla, nulla sia meglio
della sua poesia; e sembra, che quella poesia, possa durare, poco più, di quello spettacolo. 
Ma tu sai che non è così. Perciò sorridi, sereno che presto, tornerai triste, nel tuo mondo, 
fra la tua infelicità e la sua insoddisfazione. 
Che bello, guardare quel trucco e pensare che sia magia. 
Guardarlo librarsi nell’aria, scomparire dietro a uno specchio e solo la tua immagine,
persistere.
Uno scroscio di applausi, per enfatizzare l’avvento, per sfumare quel sogno, senza
quasi accorgertene, e tornare alla sua disapprovazione. Una voce in cui ti scoppia la testa. 
Una voce che sussurra… la solita merda. E provoca applausi, i suoi.
Tre palle, poi quattro, disegnano un cerchio nell’aria e le mie, sempre ferme, sempre piene.
Poi gli anelli, poi il fuoco, i birilli. Il cappello a terra in cerca di conferma. Lo guardo, 
la guardo, li guardo. Ho quasi paura di muovermi. Come cazzo ho fatto a finire così,
senza quasi accorgermene. Finire così, ed accettarlo. Perché?
Mi si avvicinano due microscopici essere umani, li guardo, loro continuano a guardarmi, 
ma che vogliono, chi sono?Babbo...”
Gli ultimi applausi si spengono in tutta la piazza, è notte, è ora di tornare. La magia è 
svanita, come già detto. La mia colpa invade, ora, la piazza, e lei mi guarda.Bello vero?”Bellissimo!”
Mi guarda seria, incazzata.Perché mi sfotti?”
Ecco e ora? La uccido! Basta, non se ne può più.Mi vuoi bene?”
No, ti odio!Babbo...” Li guardo.Si, ti voglio bene.”

martedì 5 settembre 2017

La bellezza

L'umanità esisterebbe anche senza gli inglesi, senza la germania... si può vivere senza la scienza, senza il pane, ma soltanto senza la bellezza non potremmo vivere...