Ho
sorriso senza accorgemene, forse è un nuovo inizio.
Oppure
è soltanto il riflesso di ciò che ero.
Mi
scosto i capelli dal viso, non per lasciarmi vedere, ma per osservare
meglio ciò che mi è di fronte e dopo un attimo, abbandono la
visuale.
Non
mi piace quasi mai ciò che vedo. Non è vero.
Non
mi piacciono le persone, la maggioranza delle persone.
O
forse non è vero.
Non
apprezzo ciò che dicono, ma forse neanche questo
sottolinea
il mio malessere verso i miei simili.
Preferisco
la nebbia, il suono stridulo del corvo che mi osserva, il silenzio
della neve che cade.
Eppure
continuo a cercarti, come il topo nella trappola, come le mie labbra,
che non vogliono proprio, staccarsi dalle tue.
Eppure
ti vorrei lontano, per correre da te, senza riuscirci.
Ho
sorriso senza accorgermene, forse è un nuovo inizio.
Oppure
è soltanto la solita felicità che mi cerca, ed io col gesto della
mano scosto dal mio viso.
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