domenica 29 dicembre 2013

VIVISEZIONE



 Nell'ospedale dove lotta Caterina: "Non mi fermeranno. È una battaglia per la vita"

Caterina, studentessa di Veterinaria a Bologna, non combatte soltanto contro i batteri mentre è stesa sul lettino d'ospedale e può comunicare con l'esterno tramite Facebook o il telefono. "È un momento difficile - dice la madre - e certo questa vicenda non facilita le cose". Dopo l'attacco degli animalisti estremisti a Telethon, lei ha postato una foto-manifesto sul sito "A favore della sperimentazione animale", per difendere la ricerca che le ha permesso di non morire da bambina, avere una adolescenza, vivere seppure a fatica fino a 25 anni. E per risposta ha ricevuto sul web minacce di morte e insulti da animalisti estremisti, da quelli che lei chiama "nazi-animalisti". Ma ha ricevuto anche migliaia di messaggi di amicizia, di auguri, di elogio del suo coraggio.

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/12/29/news/caterina_test_animali_intervista-74705268/?ref=HREA-1 

  Inizialmente, come spesso faccio, non ho dato molta importanza a questo tipo di notizia. Poi ho visto che continuava ad essere proposta. Allora mi sono detto: beh, vediamo di cosa si tratta. 
Il concetto è che una ragazza, o meglio, una bambina è potuta crescere grazie alla ricerca. Lei aggiunge, grazie alla ricerca sugli animali. Io non ho molto da dire, ognuno può avere la sua opinione. L'unico pensiero che mi è nato, è che io non ritengo che la vita di un uomo abbia più valore di quella degli animali. Certo, se mio figlio fosse in pericolo per colpa di un lupo, lo ucciderei, avendone i mezzi. Ma ora parlo di una questione morale: perché la vita di un uomo deve valere più di quella delle scimmie? Sacrificare un topo per salvare una persona è un gesto che compirei anch'io. Uccidere migliaia di animali per la ricerca, mi senbra una gran cagata.

lunedì 23 dicembre 2013

LIBRI




   E' quasi finito l'anno 2013 di nostra vita, ed è tempo di elenchi, graduatorie, classifiche. Ci si guarda indietro e si pesa il fagotto dei ricordi. Saranno di più i belli o i brutti? Io, mi sono seduto e ho fatto il conto dei libri letti quest'anno. Non una classifica dei più belli, ma semplicemente di quelli letti:

- Di tutte le ricchezze, Stefano Benni.
- A un cerbiatto somiglia il mio amore, David Grossman.
- Il momento è delicato, Niccolò Ammaniti.
- Il visconte dimezzato, Italo Calvino.
- Barnabò delle montagne, Dino Guzzati.
- Sessanta racconti, Dino Guzzati.
- La neve dell'ammiraglio, Alvaro Mutis.
- Summa di Maqroll il gabbiere, Alvaro Mutis.
- E l'eco rispose, Khaled Hosseini.
- La verità sul caso Harry Quebert, Joel Dicker.
- Expo 58, Jonathan Coe.
- La mala ora, Gabriel Garcia Marquez.
- Per Isabel, Antonio Tabucchi.
- L'uomo che piantava agli alberi, Giono Jean.
- La festa dell'insignificanza, Milan Kundera.
- Il vecchio e il mare, Ernest Hemingway.