Ecco che cosa affermò Einstein in merito alla crisi, decine di anni fa:
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni,
perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come
il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge
l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi
supera sé stesso senza essere 'superato'.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà,
violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle
soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente
delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e
vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una
routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi
che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono
solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere
nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola
una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di
non voler lottare per superarla."
(tratto da “Il mondo come io lo vedo”1931).
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