Milos Fabbri con "Una nuova vita" a Casa Sanremo Writers
Anche il paradosso dei tempi moderni è in lizza per vincere il titolo di Casa Sanremo Writers 2014 grazie all'originalità e alla bravura artistica di Milos Fabbri, autore della raccolta di racconti brevi "Una nuova vita" (Arduino Sacco Editore), sua opera prima.
L'assurdo che prende vita per fermare finalmente un'esistenza manchevole di qualche cosa,
dall'amore al lavoro, dai ricordi all'affetto. L'alienabilità di ogni
essere umano, l'infelicità di fronte alla propria vita. La sofferenza
legata all'esistenza umana. L'insoddisfazione come causa di gesti estremi e sconvolgenti.
Il presente vittima di una società pluralista e troppo frammentata, in
cui la coesione tra le persone non è più elemento fondante dei rapporti.
È questo ciò che racconta l'autore, con malizia e cogliendo sempre al
volo l'opportunità di sorprendere il lettore.
Ognuno dei sedici racconti affronta così un aspetto critico del vivere oggi,
che può essere l'isolamento della vecchiaia, i rapporti di coppia
consumati dal tempo, la logica del denaro che abbatte l'etica umana e
umanistica di un medico. Storie in cui la speranza ha sempre poco spazio
e la morte e il distacco sembrano essere gli unici espedienti per
alleviare la sofferenza morbosa e l'amarezza di un vivere che si porta
avanti latente. E anche laddove il miraggio di potercela fare, di un
futuro migliore, sembra farsi spazio, ci si rende conto che in realtà la
schiarita è solo un'effimera illusione.
Ecco perché "Una nuova vita" è destinato a sorprendere critici ed esperti, attraverso vite verosimili narrate con freddo disincanto e sempre condite da quel colpo di scena finale dal crudo retrogusto amaro. Come l'amarezza della vita umana, che non sempre è tutta rosa e fiori come si vuol credere.
Milos Fabbri è nato a Faenza. Classe
1976, si è diplomato in un istituto professionale, imparando il mestiere
dell'elettricista, senza davvero avere una vocazione, ma assecondando,
più che altro, i consigli degli altri. Sposato e con due figli, ha
vissuto nel comune della provincia ravennate per ventiquattro anni,
prima di cominciare una vita fatta di traslochi (ad oggi è arrivato a
quota dodici). Il numero dodici che ritorna nella sua vita perché,
quando aveva dodici anni, il padre gli regalò una macchina da scrivere e così il giovane Milos Fabbri iniziò a produrre i suoi primi racconti.
Ma è solo con l'incontro con Ivan, scrittore elettricista come lui, che
ha trasformato la passione in qualcosa di più, riuscendo a pubblicare
il suo primo libro lo scorso anno.
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