Un soffio di vento mattutino.
Una bottiglia di vino vuota posata sul tavolo. Le mutande gettate a
terra, vicino alla porta. Il suo reggiseno. Una candela spenta sul
bordo della finestra. La pianta che sta appassendo. Il libro, col
segnalibro che già da un po' non cambia pagina, posato sul comodino.
Il frigo vuoto. Le tapparelle sempre alzate. Il vento freddo della
sera. L'asse da stiro immobile dentro l'armadio. I biscotti rotti. Il
latte scaduto. Il tappo di sughero dentro il cavatappi. I ricordi,
spesso quelli brutti. Un fazzoletto al bordo del letto. Lo stereo
spento. La TV non c'è. Briciole di pane sul terrazzo. Un uomo nudo
vicino a una donna nuda. Sono gli ultimi giorni, di una grande sfida,
che finalmente abbiamo perso. Ed ora da sconfitti possiamo brindare
alla nostra sconfitta.
“Antonio devo dirti una
cosa.”
“Devi proprio?”
“Non lo so.”
“È
importante?”
“Penso
di sì.”
“Non
ho più molto tempo.”
“Come?”
“Non
era questo che volevi dirmi?”
“...”
“Se
potessi mettere assieme tutti i battiti del mio cuore persi in
questi mesi, avrei ancora molto da vivere.
in anteprima da: La bellezza ovunque.
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