Mi
avvicinai al bancone e scrutai sul ripiano, alle spalle della
barista, cercando la mia adorata bottiglia tonda.
Le
chiesi un caffè e un unicum.
La
ragazza, quella coi capelli lunghi e biondi, prese la bottiglia e
versò il contenuto nel bicchiere, poi si avvicinò la bottiglia al
naso e l'annusò.
Fece
una smorfia, schifata.
"Anche
la prima volta che ti sei messo un uccello in bocca eri titubante e
un po' schifata, ma guarda ora, te ne prendi a chilometri."
Ci
fu un lungo momento di silenzio. Le due ragazze si guardavano e
sembrava non riuscissero a comporre pensieri.
Infine,
senza dire nulla, la ragazza bionda rimise la bottiglia sul ripiano
mentre la mora mi preparò il caffè.
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