mercoledì 26 ottobre 2016

Là fuori

"C'è qualcosa di meraviglioso là fuori, e io mi alzo ogni mattina col proposito di catturarlo."
"Com'è andata oggi?"
"Non male. Sono riuscito a vedere un'alba, ma mi è fuggita. Lungo viale Roma sono rimasto sotto una pioggia di foglie gialle e ne ho prese qualcuna. Guarda."

Infilò la mano in tasca e ne tirò fuori quattro grosse foglie stropicciate.

"Un bambino mi ha guardato, sorriso e salutato. Quell'attimo l'ho catturato."
"E..."
"E mi sono innamorato due volte. Non puoi capire, quell'odore meraviglioso si mescolava al nero dei suoi capelli, degli occhi. La sua bocca si apriva ogni secondo e manifestava allegria e gioia."
"E cosa ti sei portato con te?"

Infilò nuovamente la mano in tasca e ne estrasse un biglietto.

"Guarda, il suo numero di telefono."
"Eleonora. Ma l'altra scusa?"
"L'altra cosa?"
"L'altra di cui ti sei innamorato."
"L'altra, non è  una donna è una sensazione che sono riuscito a catturare nel pomeriggio. Mi sono innamorato della felicità. E sono riuscito a catturarne tanta. Ho fatto un buon bottino, no? E vedrai domani!"
"Esci con Eleonora?"
"Esco con la felicità in tasca e ne vado a dare un pò in giro."
"Sei proprio un bel tipo. Ti voglio bene Carlo."

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