sabato 26 ottobre 2013

IL PREZZO DEI LIBRI




 Ieri pomeriggio mentre ero in macchina e mi recavo all'asilo per riprendere i miei figli, ascoltavo radio tre: la trasmissione Fahrenheit. Mi sono illuminato quando, ascoltando un discorso già iniziato, ho sentito un ospite parlare del problema sul prezzo dei libri. Sarà che mi sono sentito preso in causa, dovuto al fatto che il mio libro, appena uscito, ha un prezzo di copertina secondo me troppo alto. Ma il mio stupore fu dovuto al fatto che si stava dicendo proprio l'opposto, ovvero: "Il problema del prezzo non è il motivo per cui la gente non compra i libri e non legge. La libreria la Fenice" non ricordo se di Venezia o Trieste, "proprio l'anno scorso chiuse per fallimento e, per evitare di mandare i libri al macero, decise di fare una grande svendita. Mise tutti i libri con uno sconto del 90%," mica male.
"Riuscì a vendere solamente il 20% dei libri che aveva in esposizione e nel magazzino."

Detto questo, evidentemente mi devo ricredere, il problema non è, solo, il prezzo; è che in Italia non c'è la cultura del leggere. Io dal canto mio, tutte le sere prima di mettere a letto i miei figli, rispettivamente di 5 e 4 anni, gli leggo una favola. Secondo me questo li dovrebbe aiutare ad avere più dimestichezza con quell'affare di carta, che tanto ci spaventa. Speriamo bene e speriamo che la media di lettori in Italia possa presto aumentare.

   http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-db2a10d4-2617-42ec-b158-1c9d9634c4d5.html

mercoledì 23 ottobre 2013

SEXSOMNIA

Da Una nuova vita di Milos Fabbri.


Marta era di nuovo fuori di sé.
  • Vattene dalla tua puttanella, lei ti capisce no? Tornatene da dove sei venuto. Quanto sono stata stupida. Com'è che le hai scritto? Mi manchi, buone feste. Cosa cazzo ti manca? Vattene da lei, cosa fai ancora qui?
  • Che ti ho fatto stavolta, perché non te ne stai un po' calma, Marta vieni qui, rilassati.
  • Cosa hai fatto? Quello che fai sempre e nemmeno te ne accorgi; ma è normale perché tu sei così e non cambierai mai!
Marco espirava profondamente cercando di rimanere calmo, di non far precipitare la situazione, ma il suo occhio era spento seppur sereno, sconsolato seppur fermo nel voler riuscire a non disperare.
Marta era in piedi, con lo sguardo rivolto al marito, con le mani che gesticolavano nervosamente ed una voce carica d'odio. I riccioli neri che le ricoprivano il capo erano energici, era da poco uscita dalla doccia ed emanava un buon profumo di vaniglia e acerola, era arrabbiata, perché il marito voleva fare l'amore con lei, voleva sempre fare sesso ma non si degnava mai di un abbraccio, di un bacio, di una parola d'affetto.

lunedì 21 ottobre 2013

PRESENTAZIONE DEL LIBRO "UNA NUOVA VITA"


 

      Si è svolta sabato 19 settembre presso la sede del rione Verde di Faenza la presentazione del libro, una nuova vita, di Milos Fabbri. Hanno partecipato all'eveto anche: il fondatore e direttore dell'accademia dei Remoti, Gianbattista Ancarani e il capo rione del Verde, Ivan Berdondini.

domenica 20 ottobre 2013

CONCORSO LETTERARIO




Regolamento:

1. Potranno concorrere scritti inediti in lingua italiana a tema libero. Il racconto non deve superare le 8 cartelle di 30 righe x 60 caratteri ciascuno (1.800 caratteri per cartella spazi inclusi). Si può concorrere con una sola opera

2. Gli elaborati dovranno essere scritti e inviati in formato doc , docx (consigliato) o odt.

3. Saranno automaticamente esclusi i testi a sfondo razzista o di incitamento alla violenza.

4. L’e-mail dovrà necessariamente includere i seguenti allegati:
- l’elaborato (in uno dei seguenti formati: doc, docx, odt ), con in basso a destra il nome e il cognome dell’Autore.
- i dati personali.
- la liberatoria per il trattamento dei dati personali.
È inoltre obbligatorio fornire tutti gli allegati nel contesto di un singolo invio e-mail e comunque entro e non oltre le ore 00.00 del 30 dicembre 2013.

5. – I racconti saranno pubblicati sul sito ufficiale di Metro d’oro, sulla pagina Facebook di Metro d’oro, Twitter, e Tumblri racconti più meritevoli, scelti da un comitato scientifico affidato dalla casa editrice, pubblicati in volume e distribuiti presso le biblioteche delle maggiori città Italiane; il racconto che riceverà più “mi piace” dal sito e dai social networks sopra indicati, verrà pubblicato anch’esso in volume e distribuito presso le biblioteche indipendentemente dal giudizio del comitato. Metro d’oro premierà ad ogni uscita, il racconto più bello con un cortometraggio prodotto dallo staff di “ONdigitalvideo”.

martedì 15 ottobre 2013

EVENTO CULTURALE

 Nella giornata di sabato 19 ottobre presso il rione Verde di Faenza con sede in via Cavour, si terrà la presentazione del libro Una nuova vita, dell'autore Milos Fabbri. Seguirà un buffè e il concerto di Marco Liverani.

domenica 13 ottobre 2013

LIBRI

Aumentano gli italiani che leggono.
Ma il mercato continua a calare

Il rapporto dell'Aie presentato alla Buchmesse di Francoforte. La platea dei lettori ha raggiunto il 46% della popolazione con più di sei anni. Nei primi otto mesi di quest'anno le vendite sono diminuite di un altro 5,4%. Bene gli ebook
FRANCOFORTE - Luci e ombre nel rapporto sullo stato dell'editoria nel nostro Paese: aumenta il numero di italiani che leggono ma il mercato dei libri continua a perdere terreno. Dai dati presentati dall'Associazione italiana editori (Aie) alla 65ma edizione della Buchmesse di Francoforte emerge che legge il 46% degli italiani sopra i sei anni, lievemente di più rispetto all'anno scorso sebbene ancora al di sotto dei parametri europei. Quanto alle vendite, nei primi otto mesi di quest'anno si è registrato un -5,4% nei canali trade (ovvero nelle librerie, nella vendita online e nella grande distribuzione organizzata) rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel confronto con il 2011 si è arrivati a un poco rassicurante -13,6%.

I numeri della crisi. Il 2012 è stato un vero e proprio "annus horribilis" per il libro: il mercato complessivo, che comprende anche il rateale, il book club, i collezionabili, l'export e le vendite a biblioteche, ha fatto segnare un calo del 6,3%. Una chiusura solo in apparenza più contenuta, rispetto al pesante passivo nei canali trade che si attestano su un -7,8%. E si raggiunge quota -8,4% se si escludono il non book (fatto sempre meno da prodotti di cartoleria e sempre più da gadget) e i remainders, cioè i libri d'occasione.

Il 2012, spiegano gli editori, ha lanciato segnali da tenere sotto costante osservazione: cresce infatti il mercato dell'e-book, cominciano a cambiare le gerarchie dei canali di vendita, con un boom delle vendite online e la perdita di terreno delle librerie fisiche e riacquista terreno (anche se di poco) la lettura in Italia. Peggiora, infine, l'export sia del libro fisico che dei diritti di edizione.

I lettori. La platea è di oltre 26 milioni di italiani. Sul dato complessivo pesa, come sempre, quello dei lettori medi e forti, che leggono più di sette libri l'anno: rappresentano il 30% del mercato e da soli generano tra il 39% e il 43% dei volumi di vendita di libri italiani.

I libri si comprano sempre meno in libreria e sempre più online. La prima passa, escludendo lo scolastico di adozione, dal 79% del 2008 all'attuale 73%. Cresce invece la quota dei canali sul web: nel 2008 valevano il 3% e oggi arrivano all'11% che salirebbe fino al 13% se considerassimo anche l'e-book. Ci si avvicina così alla grande distribuzione organizzata, che si conferma al 16%.

Bene gli ebook. Il settore del digitale lascia ben sperare per il futuro: il mercato degli ebook è raddoppiato arrivando a raggiungere una quota dell'1,8-2% del trade. Cifre ancora limitate, ma in forte crescita, a cui si aggiunge il fatto che nel caso di alcuni titoli di fiction si arriva fino al 5%. Percentuale a cui l'Associazione degli editori ritiene possa arrivare nel 2013 l'intero settore. Escludendo i prodotti ibridi (carta + cd-rom/Dvd rom) il comparto ha raggiunto una quota di mercato del 6,4% (con una crescita in tre anni del 44,3%).

Nel 2012 la lettura di ebook ha riguardato il 3% della popolazione con più di 14 anni: complessivamente 1,6 milioni di italiani. Contestualmente c'è stata una forte crescita (+45%) della lettura degli ebook rispetto al 2011, dato che diventa un +136% se si considerano i risultati del 2010.

Nell'ottica di valorizzare questo settore, il presidente dell'Aie Marco Polillo ha lanciato dalla Buchmesse un appello alla politica. "Siamo a Francoforte, in un contesto internazionale - ha detto - ed è naturale fare dei confronti. Chiediamo una politica per il futuro che passi per una vera promozione del libro e della lettura, un'Iva parificata tra ebook e libri di carta, il riconoscimento della centralità dei contenuti all'interno dell'agenda digitale, un aggiornamento serio, non improvvisato, delle normative sul diritto d'autore. Il settore si aspetta molto da una buona politica: non sussidi, ma un supporto basato su regolamentazione, misure in favore dell'innovazione e promozione culturale".

L'export. In calo, infine, l'export del libro con un -10% e la vendita di diritti. Diminuiscono i titoli pubblicati in Italia che sono traduzioni da altre lingue: erano il 25% nel 1995, il 23% nel 2000, sono oggi il 20%. Segno che l'editoria e la filiera dipendono meno dall'estero.

Per la prima volta però si evidenziano due dati negativi sul fronte dell'export: cala del 7,5% la vendita di diritti di autori italiani all'estero (con una minore accentuazione per il settore bambini e ragazzi), cala l'export di libri fisici, con un significativo -10% (anche se l'export vale circa l'1% del mercato).

giovedì 10 ottobre 2013

RACCONTO








RACCONTO

In che tempo vivi tu
e in che tempo siamo ormai
fra scheletri e radici
fra farfalle mi maledici

Ma quale tempo che speranza
la vita si è portata via
il nostro amore
la nostra vita

Ed è tempo di tornare
tra realtà ed illusione
preferisco la ragione
ma senza un pizzico di pazzia
a cosa può servire

Ma quale tempo quale strada
quale cazzo di storia umana
siamo sempre alla deriva
siamo ancora qui
ma ormai

Quale storia ci rapisce
così tanto così forte
come questa fiaba
che oggi
siamo qui ad accettare

quale diamine di racconto
ci ha mai ferito tanto
quanto un tuo gesto di sollievo
ed un mio "non ci rivedremo"

Come posso ora benedire
questa vita così goliardica
da giocare più d'un bimbo
da strappare ogni filo

Ed io cado
tonfo a terra
nessuna mano per questa marionetta
nessun gesto ma uno sguardo
non concedermelo proprio adesso.



mercoledì 9 ottobre 2013

NOBEL PER LA LETTERATURA

STOCCOLMA – Chi riceverà il Premio Nobel per la Letteratura 2013? Difficile dirlo, ma comunque Haruki Murakami si è ormai fatto la fama di eterno favorito. L’autore di  “Norwegian Wood” e “Kafka sulla spiaggia” secondo la società di scommesse britannica Ladbrokes viene quotato 3 a 1.

haruki-murakamiIl prestigioso riconoscimento sarà annunciato in settimana, in data non ancora definita. Di certo, sarà preceduto dall’assegnazione del Nobel per la Medicina. Gli altri Nobel, quello per la Letteratura incluso, saranno assegnati fino al 14 ottobre.

Secondo le indiscrezioni più insistenti, sembra che questa sia la volta buona per Murakami ma spesso i superfavoriti vengono sorprendentemente ignorati dalla celebre Accademia. Ad esempio, lo scrittore cinese Mo Yan, Nobel per la Letteratura l’anno scorso, era infatti solo il terzo favorito per gli inarrestabili scommettitori inglesi.

Fra gli italiani, una candidatura a sorpresa, quella di Roberto Vecchioni. Il professore e cantautore noto per canzoni splendide come “Luci a San Siro” ma anche per sillogi come “Di sogni e d’amore” e “Scacco a Dio” si è detto naturalmente felice di essere tra i papabili: “Questa nomination è il punto più alto della mia carriera artistica”.

Il nome di Vecchioni compare accanto a quelli di altri ben più celebrati cantautori come Leonard Cohen e Bob Dylan, quest’ultimo favorito da anni nonostante le polemiche da parte della critica letteraria più tradizionalista.

Vecchioni non è comunque l’unico italiano ad affascinare gli accademici svedesi. Da tempo si fanno anche i nomi di Umberto Eco e Claudio Magris.
(N.Ne.)

IL FASCINO DI

 Edgar Allan Poe

Il fascino di Edgar Allan Poe
Articolo di
Scritto il 8 ottobre 2013
Edgar Allan Poe non ebbe per nulla una vita facile: morì a soli quaranta anni in circostanze oscure, venne infatti trovato ai bordi di una strada di Baltimora senza i propri vestiti ed in preda al delirio; ma andiamo con ordine.
Nacque a Boston nel 1809, i suoi genitori lo lasciarono prestissimo solo al mondo, fortunatamente, però, una ricca famiglia di Richmond, la famiglia Allan da cui prese parte del proprio cognome, lo accudì egregiamente. Il fanciullo dimostrò sin da subito una spiccata intelligenza fuori dalla norma, Edgar era dotato di una mente superiore, era appassionato alla musica e alla poesia, di cui adorava soprattutto la musicalità, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “jingle man”, un pubblicitario ante litteram, insomma.
Gli venne data un’educazione britannica, nel frattempo, infatti, egli si trasferì in Inghilterra con tutta la famiglia Allan, solo all’età di undici anni ritorno negli USA, dove iniziò il suo straordinario e singolare cammino: da questo momento la personalità di Poe sembrò esplodere, venne allontanato dalle scuole, si innamorò follemente della madre di un suo compagno di studi, andandola a trovare anche sopra la sua tomba dopo la morte, nel frattempo iniziarono i debiti di gioco per poi arrivare alla rottura con il padre, inesorabile perché da lì non ci fu mai piu riconciliazione: Poe divenne così povero da dover avvolgere il corpo della moglie, la cugina che aveva sposato, nel suo stesso lenzuolo da corredo. I problemi di alcolismo si acuirono.
Naturalmente il risvolto della medaglia non tardò a mostrarsi, ed il successo fu precorso da amicizie come quella di Kennedy, con il quale Poe si scriveva sovente; tra il 1837 e il 1838 diede vita alla “Storia di Arthur Gordon Pym”, che venne pubblicato nel 1838: si tratta di uno dei suo libri più famosi, e tra i più rappresentativi della sua narrativa del terrore.
Nel 1840 pubblicò a Filadelfia “La caduta della casa degli Usher”, “Morella”, “William Wilson”, “La cometa” e “La conversazione di Eiros e Charmion:” ed una prima raccolta de “I racconti del grottesco e dell’arabesco”.
Nel 1841, per il Gift ed il Graham’s Magazine, scrisse “Eleonora” e “Autografia”, “Studi letterari e critici su scrittori contemporanei”, “Il ritratto ovale”, “La vita della morte”, “La maschera della morte rossa”. Scrisse inoltre “I delitti della rue Morgue”, considerato da molti il racconto capostipite del genere poliziesco. In esso compare per la prima volta il personaggio del detective criminologo Auguste Dupin, antesignano di tutta una sfilza di investigatori che culmineranno nel “maestro” Sherlock Holmes.
“Lo scarabeo d’oro “(1843), che ottenne grande successo, e “Il corvo e altre poesie” (1845) e “Il gatto nero” (1843) gli diedero la celebrità, era all’apice del successo e, come accade spessissimo, quando ci si trova molto in alto la caduta è quasi inevitabile e dolorosa.
La morte di Poe è perfettamente in linea con il suo stile, sembra vivere una suo stesso racconto, dalle trame preudo-gotiche e dagli influssi fortemente psicologici, il tutto completato da una punta di intrigo da giallo.
Chissà se, quando lo ritrovarono sporco e delirante, avrebbe mai potuto immaginare di essere un modello per personalità come Baudelarie e Magritte, apparire con le sue poesie nella scena del film “Il Corvo” ed essere il maggiore ispiratore degli ambienti di Tim Burton per le sue creazioni.
Tutto questo non ci sarà dato mai di saperlo, eppure una cosa è sicura: personaggi come Edgar Allan Poe serbano nel loro spirito, nelle loro storie, una potenza tale da poter scatenare in ognuno di noi forze oscure sin ora rimaste precluse, parlo di forze creative, nulla di demoniaco! Semplicemente sarebbe intelligente, una volta ogni tanto, metterci in discussione, in competizione con l’altra parte di noi stessi, questa è un’operazione scomodissima, lo sappiamo, e lo sapeva che lui, l’eterno sottovalutato Poe, signore del lato oscuro, maestro del recondito, creatore di distruzione.

sabato 5 ottobre 2013

MURAKAMI HARUKI


 
"Tra un muro alto e solido e un uovo che si rompe contro di esso, starò sempre dalla parte dell'uovo. Sì, non importa quanto il muro abbia ragione e quanto l'uovo abbia torto, io starò dalla parte dell'uovo. Qualcun altro dovrà decidere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; sarà forse il tempo a farlo, o la storia. Ma se ci fosse un romanziere che, per qualsivoglia ragione, scrivesse stando dalla parte del muro, che valore avrebbero le sue opere?"

 (Haruki Murakami - dal discorso di accettazione del Jerusalem Prize)


Quarta di copertina

Aomame è spietata e fragile. È un killer che in minigonna e tacchi a spillo, con una tecnica micidiale e impalpabile, vendica tutte le donne che subiscono una violenza. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante e pericoloso come una profezia.
Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame, sollevando gli occhi al cielo, vede sorgere una seconda luna, capisce che non potranno condividere neppure la stessa realtà.
Mai come in 1Q84 Murakami ha esplorato le nostre ossessioni per dare vita a un mondo così personale, onirico e malinconico. Accolto in Giappone come il suo capolavoro, 1Q84 è un romanzo che contiene universi.
«Avviso ai nuovi lettori di Murakami: crea dipendenza».
San Francisco Chronicle
«I romanzi di Murakami resistono a ogni definizione: sembrano vivere di vita propria».
Daily Telegraph

venerdì 4 ottobre 2013

PAURA




Tutto questo accanimento contro degli esseri umani chiamati extracomunitari, penso sia soltanto frutto della PAURA. Appena le nostre certezze vengono messe in crisi da qualcuno o qualcosa diverso da noi, lo additiamo come il nemico. Tutto ciò che è diverso dal nostro pensiero, dalla nostra cultura è sbagliato, è peggiore, è da modificare. Noi siamo sempre nella ragione. Tutto questo nasce dalla debolezza delle nostre certezze e dalla paura che ci tiene attanagliati al nostro piccolo involucro di sicurezza.







STRANIERO

Amore pace bruciate libere
nella mente dello straniero
è lui che vi ha perso
Guarda le nuvole straniero
guarda la luce
Gettati nel mare
lascia la presa cadi
troverai buio paura ma
Ti porteranno su di una barca
che conduce lontano
dove la terra si spacca
il fuoco gioca coi bambini
l’acqua sommerge le madri
ed il cielo si apre qui dentro i tuoi occhi
Non piangere Dispera
L’abisso che porta all’inferno non è buio
è dolce come dolce è il sottile velo
di cui si ricopre la Dea dell’innocenza
Spegniti ora soffice respiro
posati su quel crisantemo
guarda nello splendore del mare
il riflesso delle nuvole
Sogna sogna di dormire

INTERVISTA A MILOS FABBRI


 autore del libro "Una nuova vita"


 http://www.recensionelibro.it/intervista-milos-fabbri-autore-del-libro-una-nuova-vita.html



1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.

Potrei partire dicendo che campo lavorando come elettricista, non certo come scrittore. Che la mia prima attività è quella di padre e di marito. Che da bravo romagnolo mi piace ammassare e stendere la pasta col mattarello creando tagliatelle, orecchioni e quant’altro. Non c’è molto da dire.

2. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro di racconti “Una nuova vita” cosa diresti?

Che i miei racconti sono lo specchio della nostra società; quella tenuta un po’ più nascosta, in disparte, anche se ora per colpa di questa crisi queste storie di emarginazione sono venute a galla e sono ben visibili. Ma non sono solo questo i miei racconti, anzi, li vedo meglio vestiti con un abito di speranza, di puro amore. Mi piace dare una possibilità a chi sembra oramai perduto.

3. Da dove nasce l’idea che ti ha spinto a scrivere questa raccolta di racconti così attuale?
 
Più che un’idea è una necessità. Quando sei circondato dal dolore e tu stesso ne fai parte, di quel dolore, ti inizi a fare delle domande e cerchi anche delle risposte. E comunque mi piace guardarmi attorno, osservare le persone e raccogliere le mie sensazioni, in questo modo nascono i miei racconti.

4. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il tuo libro? Quale significato non del tutto esplicito vorresti potesse cogliere?

Che c’è sempre un’altra possibilità. Come traspare anche dal titolo, quello che lega questi racconti è la svolta che avviene nei personaggi in un momento di forte crisi. Ognuno a suo modo, c’è chi decide di farla finita, chi finalmente riesce a dire quello che non è mai riuscito ad esternare, chi si abbandona alla solitudine e chi si lascia trascinare da un nuovo amore.
Una famiglia in crisi non deve per forza desiderare la morte del compagno per sentirsi viva o libera, e nemmeno scappare dai propri figli, c’è un altro modo per affrontare i problemi ed è accettare e arrendersi. La resa, ma non nel mero lato negativo che la parola può suscitare, ma bensì la resa come consapevolezza, come ricerca per stare meglio, per essere felici.

giovedì 3 ottobre 2013

ANDREA CAMILLERI


   La riduzione, il taglio dei sovvenzionamenti e dei contributi alle biblioteche, di qualunque tipo esse siano, e' un provvedimento assolutamente insensato, lo si puo' definire cosi', con assoluta tranquillita'. 

   Perche' oggi i libri costano e il costo della vita aumenta ogni giorno che passa.
Siamo in piena recessione.
Quindi, chi vuole leggere, chi ha necessita' di consultare dei volumi, non puo' che rivolgersi alle biblioteche.
In una situazione di crisi come questa la cosa dovrebbe essere inversa, cioe' le biblioteche dovrebbero essere sovvenzionate maggiormente, per poter far fronte alla richiesta.
Questo rientra nel campo della logica, ma molte cose oggi sono illogiche. Quindi mi auguro che questa iniziativa possa in qualche modo, usando un verbo che mi sta antipatico, sensibilizzare piu' che l'opinione pubblica, i responsabili che sono oggi al potere.
Per cio' che mi riguarda, durante gli anni del liceo frequentavo molto la biblioteca comunale di Agrigento. Avevo tantissima voglia di conoscere, vedere, entrare dentro la Biblioteca Lucchesi Valli, che era annessa al Vescovado e di cui avevo letto Pirandello e tanti altri. Ma negli anni in cui c'ero io l'accesso era vietato perche' le condizioni erano inagibili. Mi sono interessato a distanza di anni e ho saputo che era stata messa qualche pezza per arrestare se non altro il cammino dei danni. [...]
(da Andrea Camilleri, Non impoverite le biblioteche, Il Sole 24 Ore - Domenica, 7 ottobre 2012)

LA FUCINA Bergonzoni



Racconti, poesie e altre parole


LA FUCINA(contemporanea-mentes)


di Alessandro Bergonzoni







Ore 8
Lampo nel cielo: alcuni falchi intelligenti ma non erano delle aquile se no avrei detto aquile, alcuni falchi stavo dicendo si aggrappano alla lampo, la abbassano e il cielo si squarcia: si vede un gran bel paio di mutande. Poi la lampo si chiude. Nella foresta di Ibacoon Sudase di Pepeso si sta consumando un sacro rito, il matrimonio della vedova nera con un ragnino ferrarese.
L’ex scimmietta di tarzan, è gravida per la seconda volta: Cinta sta bene.
Intanto una coppia di giraffe giovani calpesta una coppia di giraffe vecchie: la solita passeggiata sui colli.
La foresta vergine lo è ancora per poco perché il tifone Ocio la passerà di lì a poco da parte a parte.